Domenico Gabrielli nacque a Bologna nel 1659 e fu celebrato come uno dei primi virtuosi itineranti del violoncello in Italia.
Come , fu influente nel liberare il violoncello dal suo ruolo di strumento basso indifferenziato, permettendo alle caratteristiche individuali del violoncello di plasmare la scritta per esso. Gabrielli scrisse alcune delle prime opere conosciute destinate al violoncello non accompagnato.
Gabrielli ha studiato composizione a con Giovanni Legrenzi e violoncello con Petronio Franceschini a Bologna. Nel 1676 fu eletto all' Filarmonica, società musicale bolognese di recente costituzione, che sarebbe poi diventata una delle più illustri accademie d'Europa; nel 1683, è scelto per essere il suo presidente. Gabrielli assunse la posizione di insegnante come violoncellista presso la preminente istituzione musicale di Bologna, l'orchestra di San Petronio, nel 1680. Negli anni ottanta dell'Ottocento divenne famoso come virtuoso del violoncello e compositore di musica vocale. I suoi numerosi impegni al di fuori dei suoi doveri a San Petronio – si esibì frequentemente alla corte estense di Modena, e le sue opere furono prodotte a Venezia, Modena e Torino – alla fine lo portarono al licenziamento dall'orchestra nel 1687. Il duca Francesco II d' Este, anch'egli violoncellista dilettante, colse l'occasione per ingaggiare Gabrielli alla sua corte modenese. Ritenuto indispensabile, l'anno successivo Gabrielli fu ripristinato al suo posto a San Petronio, dove sarebbe rimasto fino a poco prima della sua morte all'età di 30 anni.
Tutta la musica per violoncello esistente di Gabrielli – due sonate, una in due versioni e una serie di sette ricercari – risale agli ultimi due anni della sua breve vita. I suoi ricercari per violoncello esibivano tecniche avanzate – registri doppi, tripli e quadrupli e passaggi floridi, ampi salti e modulazioni insolite – e un carattere improvvisativo. Nelle sue opere vocali, ha assegnato un posto di rilievo al violoncello come strumento obbligato. Gabrielli fu ampiamente riconosciuto per le sue opere e scrisse molte forme di musica vocale e strumentale, inclusi oratori, serenate, cantate e una varietà di opere religiose.


Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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