Considerato uno dei più grandi e celebri direttori d’orchestra contemporanei, noto per aver guidato alcune delle più prestigiose orchestre al mondo alla morte di Von Karajan è chiamato a condurre i Berliner Philharmoniker,. E’ stato il primo e ad oggi unico italiano a divenirne direttore stabile ed il primo direttore a non provenire dalla cultura austro-tedesca.
Questo bellissimo documentario racconta il suo arrivo a Berlino, mentre “il Muro” stava cadendo.
Claudio Abbado nasce a Milano nel 1933 da una famiglia borghese: suo padre, Michelangelo Abbado, è insegnante di violino al prestigioso Conservatorio ‘”Giuseppe Verdi” di Milano e poi vicedirettore dello stesso; la madre, Maria Carmela Savagnone, è pianista. Suo fratello maggiore, Marcello Abbado, è pianista e in seguito compositore e direttore dello stesso conservatorio milanese. Ha anche altri due fratelli: Luciana Abbado Pestalozza, fondatrice del Festival di MilanoMusica, e Gabriele Abbado, architetto.
Fino al 1955 compie i suoi studi presso il conservatorio milanese, specializzandosi in composizione, pianoforte e direzione d’orchestra. Dopo il diploma, si perfeziona con Friedrich Gulda per il pianoforte e Antonino Votto per la direzione d’orchestra. In seguito, si trasferisce a Vienna, avendo vinto una borsa di studio biennale per i prestigiosi corsi di perfezionamento in direzione orchestrale di Hans Swarowsky.
In questo stesso periodo riesce a farsi ammettere al coro della Gesellschaft der Musikfreunde, al fine di assistere alle prove dei maggiori direttori d’orchestra del mondo, fra i quali Bruno Walter, George Szell e Herbert von Karajan. Nel contempo partecipa ai corsi di perfezionamento dell’Accademia Chigiana di Siena, tenuti da Alceo Galliera (che dirigeva anche la Philharmonia di Londra) e Carlo Zecchi, dell’Orchestra Filarmonica Ceca. Nel 1958 vince a Tanglewood (USA) il concorso Koussevitzky della Boston Symphony Orchestra, che gli permette di fare il suo debutto americano con la New York Philharmonic.
1959 debutta a Trieste come direttore sinfonico.
1963 conquista il prestigioso Premio Mitropoulos della New York Philharmonic. Il suo nome inizia a diffondersi anche al di fuori dello stretto ambito degli addetti ai lavori, tanto da essere invitato da Herbert von Karajan a dirigere i Wiener Philharmoniker al Festival di Salisburgo nella Sinfonia n. 2 di Gustav Mahler; debutta con la stessa esecuzione alla Scala e con la London Symphony Orchestra.
1968 debutta alla Royal Opera House di Londra con Don Carlos di Giuseppe Verdi.
1969, a soli 35 anni, è nominato direttore musicale del Teatro alla Scala.
1968-1986. Dalla Scala di Milano alla Staatsoper di Vienna
1986-1991. Da Vienna a Berlino
1987 Viene nominato direttore musicale generale della città di Vienna.
1988 Con i Wiener Philharmoniker esegue l’integrale delle sinfonie e dei concerti per pianoforte di Beethoven, questi ultimi con Maurizio Pollini come solista.
1989: Alla fine dell’anno viene eletto direttore principale e artistico dai membri dell’Orchestra Filarmonica di Berlino. È il primo direttore non austro-tedesco eletto dagli orchestrali (il romeno Sergiu Celibidache era stato nominato ad interim dalle forze di occupazione nell’immediato dopoguerra). Sostituisce Herbert von Karajan, recentemente scomparso e per 35 anni padrone incontrastato dell’orchestra berlinese.
Biografia tratta da wikipedia
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