Ettore Majorana – Il calcolo per lui era solo un gioco

Uno dei primi importanti lavori scritti da Fermi, quando era a Roma all’Istituto di Via Panisperna, era “Un metodo statistico per la determinazione di alcune proprietà dell’atomo”, oggi noto come metodo di Thomas-Fermi. Questo modello descrive, in modo approssimato, il comportamento degli elettroni attorno a un nucleo atomico e fu scoperto in maniera indipendente dai due fisici.Quado stava scrivendo l’articolo, Fermi si imbatté in una strana equazione differenziale, non lineare, e con particolari condizioni al contorno. Per risolverla ci mise una settimana di assiduo lavoro e l’aiuto di una piccola calcolatrice. Majorana, che era da poco entrato a far parte del gruppo (e che era sempre molto scettico quando qualcun altro calcolava) decise di verificare la correttezza, o meno, del risultato trovato da Fermi. Andò a casa e riuscì a ricavare da quella complicata equazione un’equazione nota (simile a quella di Riccati). Trovò un risultato senza l’ausilio di nessuna calcolatrice, usando solo le sue straordinarie abilità di calcolo. Il giorno dopo tornò in Istituto e confrontò i suoi dati e quelli di Fermi: rimase completamente sconvolto nel constatare che i due risultati coincidevano.