Poulenc was a member of a group of contemporary composers from Montparnasse known as Les Six, (a French res… | Classical music, Music composers, Classical musiciansIl Gruppo dei Sei fu un circolo musicale sorto spontaneamente a Parigi attorno al 1920 del quale fecero parte i compositori francesi Darius Milhaud, Arthur Honegger, Francis Poulenc, Germaine Tailleferre, Georges Auric e Louis Durey.
Nato in Francia nel primo dopoguerra, la sua musica oggettiva costituì una reazione alle tendenze dominanti dell’impressionismo di Claude Debussy e del wagnerismo, aggiungendovi uno spirito nazionalista che tendeva alla rifondazione della musica nazionale francese.

Georges Auric (1899-1983) - Find A Grave Memorial

Georges Auric 1899 1983

Raccoglievano in sintesi l’eredità musicale di Erik Satie ed ebbero dalla loro parte lo scrittore Jean Cocteau. Quest’ultimo scrisse nel 1918 il manifesto programmatico di questo gruppo con il titolo de Il Gallo e l’Arlecchino che esponeva l’ideologia dei Sei e la trasponeva in estetica musicale, esaltando Satie quale ispiratore delle musiche del gruppo.

 

Éditions Billaudot | Louis Durey

Louis Durey 1888 1979

Questi sei compositori e musicisti furono attivi a Parigi all’epoca ma erano provenienti dai più disparati contesti musicali e che da lì avrebbero poi rivoluzionato il corso della musica occidentale. Vi si ritrovano infatti:
Georges Auric che costruì il proprio stile attorno ad una musica d’arte che guardava però al grande mercato – alla piacevolezza -, scrivendo numerosissime colonne sonore a partire dal 1930 e chansons che diventarono spesso molto conosciute (vedi Where is your heart? tratta dal film Moulin Rouge);
Louis Durey che fu l’unico dei sei a scrivere pochissimo per il teatro e per il balletto – la cifra stilistica di questo gruppo – rimanendo molto legato alla musica vocale e pianistica, pur non raggiungendo i risultati dei suoi colleghi;

Arthur Honegger 1892 1955

Arthur Honegger che dei sei fu il meno “francese”, affascinato com’era dallo stile tedesco dell’ultimo Mahler e dal gigantismo orchestrale;
Darius Milhaud che aveva vissuto durante la prima guerra mondiale in Brasile e lì aveva scoperto i suoni e i ritmi sudamericani che tanta parte avranno nel suo stile compositivo;
Francis Poulenc, figlio di un facoltoso medico del sud della Francia, che fu invece caratterizzato da un lirismo quasi italiano, da una limpidezza melodica che poco ha a che fare con l’impressionismo;
Germaine Tailleferre, l’unica donna del gruppo, che fu molto eclettica nel suo modo di scrivere, spaziando dalla musica da camera a quella per grande orchestra alle composizioni per solo piano (opere che ultimamente si stanno riscoprendo).

Darius Milhaud 1892 1974

Da queste brevi descrizioni si può capire che per temperamento e personalità stilistica i Sei non furono un gruppo musicalmente compatto, pur essendo grandissimi amici e restando tali per il resto della loro vita.
L’idea di un gruppo di nuovi giovani nacque a Satie che desiderò formare un gruppo di Noveaux Jeunes (nuovi giovani) che potessero rinnovare la musica, seguendo parallelamente le avanguardie pittoriche e stilistiche dell’epoca, quali quelle dadaiste, futuriste e cubiste. Il primo nucleo dei Noveaux Jeunes, che prese tale nome nel 1917 riuniva solamente Louis Durey (il più anziano dei 6), Georges Auric e Arthur Honegger, assieme alla figura intellettualistica di Jean Cocteau.
Manca solo Darius Milhaud che in quel periodo si trova ancora in Brasile come assistente diplomatico dell’ambasciatore francese Paul Claudel.

Poulenc Francis - Mémoires de GuerreI Noveaux Jeunes presero a frequentarsi presso il bar “La gaya” di Montparnasse, luogo frequentato anche da Jean Cocteau e altri intellettuali. Dopo il successo di “Les Mariés de la Tour Eiffel” e dopo la composizione di Le bœuf sur le toit (“Il bue sul tetto”), balletto di Milhaud, questi artisti si spostarono in un locale in rue Boissy-d’Anglais, chiamato proprio “Le Bœuf sur le Toit”. I musicisti seguono la strada intrapresa da Cocteau e Satie con il balletto “Parade” del 1917, un insieme di sonorità ispirate al music-hall, alla musica da circo, del varietà e del Jazz.Un ospite frequente a “Le Bœuf sur le Toit” era il giovane compositore americano Virgil Thomson le cui composizioni furono influenzate dai membri di Gruppo dei Sei negli anni successivi.

Germaine Tailleferre: Klavierwerke einer Komponistin, Booklet-Text - organo phon

Germaine Tailleferre 1892 1983

È al critico musicale Henri Collet, con due articoli pubblicato fra il 16 e il 20 gennaio 1920, nel giornale Comœdia, che si deve la denominazione “Les Six” (“i Sei”), dal titolo “Les cinq russes, les six français et M. Satie” ispirato dal nome del Gruppo dei Cinque, cenacolo di importanti musicisti russi che si erano imposti questo nome dopo aver preso la decisione di rifondare la musica nazionale russa.
Le loro principali composizioni in gruppo furono realmente poche. La prima raccolta, composta da un brano per ogni compositore del gruppo, è l'”Album des six”, citato anche da Collet nei suoi articoli. Il secondo (e ultimo) lavoro collettivo è “Les Mariés de la Tour Eiffel”, commissionato da Rolf de Maré, produttore dei Balletti svedesi, il corpo di ballo che si contendeva le scene parigine con i ben più noti Balletti russi di Sergej Djagilev.


Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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