ant descrive la continua tentazione dell’uomo a commettere il male in termine di “male radicale”. Né lui né nessun altro filosofo morale pensava comunque che l’uomo potesse volere il male per amore del male: ogni trasgressione è interpretata da Kant come un’eccezione alla regola, alla legge morale di cui l’uomo riconosce a priori la validità – di modo che il ladro riconosce e approva le leggi della proprietà, augurandosi perfino di esserne tutelato, sebbene commetta una temporanea infrazione per il proprio tornaconto personale. Nessuno vuole essere cattivo. E chi vuole agire a tutti i costi in maniera malvagia cade in un absurdum morale, in un’assurdità morale. Chi fa questo, infatti, entra in contraddizione con se stesso, con la sua stessa ragione, e dunque, secondo Kant, può solo finire per disprezzare se stesso.»
Ho studiato Ingegneria Elettronica a Firenze e ho lavorato in aziende di importanza internazionale come Informatico in diversi settori applicativi.
Attualmente i miei interessi principali sono la musica e la storia.
Lo sapevate che… la parola silenzio deriva dal verbo latino silēre= tacere, che a sua volta deriva dal sostantivo “silentium”, assenza di rumori o di suoni. Andando più indietro nel tempo rintracciamo un’antica radice indoeuropea: Leggi tutto…
Secondo logica, dico: stabilito che le disgrazie sono fatte per gli uomini, perché arrabbiarsi contro le disgrazie? Sarebbe come arrabbiarsi perché piove, o perché c’ è il sole, o perché si muore. La morte esiste, Leggi tutto…
Laconico Della Laconia, regione greca in cui sorgeva Sparta; estensione Spartano E’ un tipo laconico: persona, essenziale nell’esprimersi (caratteristica attribuita agli spartani); poco loquace. Stile laconico: ciò che è scritto o espresso molto concisamente Leggi tutto…