Alexander Scriabin – 150. Cacofonia o la strada verso il mondo del futuro? | Planet360.info

Alexander Skrjabin (Mosca, 6 gennaio 1872 – Mosca, 27 aprile 1915) è stato un compositore e pianista russo. La sua figura di compositore si colloca a cavallo fra tardo-romanticismo e sperimentazione novecentesca. Skrjabin, che venne presto influenzato dai lavori di Chopin, compose opere caratterizzate da un idioma fortemente tonale, poi associate a un “primo periodo” della sua produzione. Più tardi nella sua carriera, sviluppò un sistema musicale sostanzialmente atonale, o perlomeno molto più dissonante, che si rifaceva al suo personale misticismo. È https://youtu.be/7ClDFmFmr0kconsiderato da alcuni essere il più grande compositore simbolista russo.

Skrjabin fu una delle figure più innovatrici e controverse tra i primi compositori moderni; ebbe grande impatto sulla musica mondiale, ed influenzò compositori come Sergej Prokof’ev e Nikolaj Roslavets. Stravinskij, invece, non amava Skrjabin e la sua musica, così come il suo maestro Rimskij-Korsakov; ammise di esserne stato influenzato, ma in modo insignificante, solo negli Studi op.7. L’importanza di Skrjabin nella scena musicale prima Russa e internazionale, declinò drasticamente dopo la sua morte.

Scriabin, grandi estensioniSkrjabin nacque a Mosca da una famiglia aristocratica il giorno di Natale del 1871 secondo il Calendario Giuliano. Iniziò lo studio del pianoforte in tenera età, prendendo lezioni da Nikolaj Zverev, che nello stesso periodo fu anche il maestro di Sergej Rachmaninov. La casa di Zverev ospitava musicisti contemporanei di rilievo come Čajkovskij, che spesso costituivano il pubblico delle esecuzioni delle proprie composizioni da parte dei giovani studenti. In seguito studiò composizione al Conservatorio di Mosca con Anton Arenskij, Sergej Taneev e Vasilij Il’ič Safonov.
Nonostante le mani piuttosto piccole, con un’estensione di un’ottava, divenne un pianista affermato. Sentendosi in questo senso da meno di Rachmaninov, che aveva mani eccezionalmente grandi, ed entrato in competizione con un altro studente aspirante virtuoso del Conservatorio, si danneggiò gravemente le articolazioni della mano destra in seguito ad un folle studio sulle 32 sonate di Beethoven (tutte contemporaneamente), la straordinariamente difficile Islamej di Balakirev e Réminiscences de Don Juan di Liszt.
Il suo medico decretò l’irreparabilità del danno e, in quell’occasione, Skrjabin scrisse uno dei suoi capolavori: la Sonata in fa minore, come un “grido contro Dio, contro il fato”, e successivamente un gioiello come il Preludio e Notturno op. 9 per mano sinistra sola. Insofferente al comporre, come richiesto, numerosi pezzi in forme che non lo interessavano, fu respinto all’esame di composizione e non si diplomò. Ironia della sorte, uno dei pezzi che completò, una fuga in mi minore, divenne in seguito, per decenni, un brano di studio obbligatorio al Conservatorio.

Testo liberamente tratto da wikipedia
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Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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