A me piace ricordarlo non per le frasi che sono entrate ormai nel nostro lessico comune, “Capitano mio capitano”, “Carpe diem. Cogli l’attimo fuggente”, ma nel ruolo dello psicologo Sean Mcguire, chiamato da Will Hunting, il Genio Ribelle della matematica, che nasconde dentro di se segreti inconfessabili, a rivivere le pene della perdita della moglie.
Con atteggiamento strafottente il genio, cercando di sfuggire all’ennesimo dottore che cerca di frugargli nel cervello, tocca un suo nervo scoperto; usando la sua feroce intelligenza, era riuscito sempre a farsi beffe della loro.
Ma qui non di intelligenza si sta parlando, ma di mostri nascosti in un angolo remoto del cervello che non possono essere svegliati, pena la disperazione più assoluta. Non sappiamo chi e come li abbia messi li, sappiamo solo che fanno male, molto male, tanto da portarti a pensare di farla finita.
Will Hunting credendo di fare come il gatto fa col topo, davanti ad un acquerello fatto dalla moglie, cerca come in un gioco di indovinare i sentimenti esistenti tra di loro. Analizza quelle poche pennellate, comincia a parlare di lei. come di cosa astratta; ora ha capovolto i ruoli, il dottore è lui, e stringe all’angolo il suo paziente. La sua intelligenza ha colto al centro, ha scovato proprio il mostro che c’era nascosto dentro..
Sean Mcguire non ci sta a farsi massacrare, e stringendo forte alla gola quello che è solo un ragazzo impertinente:
“Non sai cos’è la vera perdita, perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso, dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto.”
Non sapremo mai quale sia stata la vera perdita di Robin Williams sappiamo solo che il suo mostro ha vinto, lo ha costretto a quell’ultimo suo triste gesto.
Nato a Chicago, nel 1951 Robin Williams, è stato attore eclettico. Di formazione teatrale, ottenne popolarità televisiva tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta. Poi raggiunse l’apice del successo quale protagonista di ruoli brillanti in numerose pellicole; fu strepitoso interprete dalla comicità fulminante e poi scelse di provare ruoli profondamente drammatici.
Candidato tre volte all’Oscar, per la parte di speaker radiofonico in Good Morning, Vietnam (1987), nel ruolo del professor Keating ne L’attimo fuggente (1989) e ne La leggenda del re pescatore (1991), si aggiudicò infine la statuetta nel 1998 per il ruolo dello psicologo Sean McGuire in Genio ribelle, girato accanto ad uno straordinario Matt Damon e al suo amico Ben Affleck.
Protagonista di film per famiglie, e commedie ironiche come Mrs. Doubtfire (1993) fece anche dei thriller e, pur mantenendo intatte le sue capacità di adattarsi a molti ruoli, negli ultimi anni visse la difficoltà di essere in parte dimenticato dal pubblico.
Williams morì suicida l’11 agosto 2014 all’età di 63 anni. Tempo dopo l’autopsia rivelò che l’attore soffriva di una grave malattia neurodegenerativa, che i medici non avevano saputo diagnosticargli correttamente, parlando solo di depressione. La malattia subdola che porta alla demenza e che può essere diagnosticata solo in fase autoptica o in fase avanzata, lo aveva minato dentro.
Nel film, Sean Mcguire terminato il suo lavoro di analisi, finito in un abbraccio e nel pianto liberatorio col genio della matematica, decide di prendersi un anno sabbatico, e di partire.
Nella sua vita, da quel viaggio però Robin Williams non è più tornato.
Uno strano ma interessante intreccio di personaggi, premi, luoghi e date che si rincorrono fino a cadere in un buco nero. Non tutti sanno che Robert Oppenheimer, forse lo avrebbe meritato, non ha mai ricevuto Leggi tutto…
Hedy Lamarr, che ha alle spalle studi di ingegneria abbandonati per il cinema, agli inizi degli anni 40, da sette anni fa parte della comunità degli artisti di Hollywood di origine tedesca e austriaca. Per Leggi tutto…
Per Stephen Hawking, dopo tre piacevoli anni a Oxford, quando di anni ne aveva 21, iniziò la tragedia. Gli diagnosticarono una malattia ai motoneuroni. Gli dissero che poteva vivere al massimo 2 anni ancora. Era Leggi tutto…
Gestisci Consenso Cookie
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
0 commenti