Marie Stopes

Marie Stopes

Nata ad Edimburgo nel 1880, il padre ingegnere, la madre un’attiva militante femminista, si trasferì a Londra con la famiglia. All’University College, studiò botanica e geologia e si laureò nel 1902. Conseguì il dottorato in scienza, la più giovane ad averlo mai conseguito in Gran Bretagna.

Ebbe il Lettorato all’University College londinese fino al 1920; tra il 1903 e il 1935 ha pubblicato una serie di studi paleobotanici che la collocavano tra i principali esperti britannici del suo tempo.
Nel 1913, ebbe una infelice esperienza matrimoniale conclusa con una sentenza di divorzio. Poco dopo, cominciò a scrivere un libro in cui trattava il tema del matrimonio. Il libro, dal titolo “Amore coniugale”, che conteneva un capitolo dedicato al controllo delle nascite, fu rifiutato dalla casa editrice “Blackie and Son” a cui lo aveva proposto; anche tutti gli altri editori lo respinsero inquanto ritenuto troppo polemico.
In quel periodo, Humphrey Verdon Roe un imprenditore britannico e filantropo, aveva tentato di fondare una clinica per il controllo delle nascite a Manchester, offrendo finanziamenti all’ospedale St Mary’s. Aveva osservato gli effetti sulle madri a Manchester che avevano dato alla luce troppi figli e aveva deciso di fare qualcosa. L’ospedale declinò l’offerta.
Nel novembre 1917 il dottor Binnie Dunlop, anch’esso interessato al controllo delle nascite, presentò a Roe Marie Stopes che aveva appena scritto il libro che trattava dell’argomento, ma non riusciva a farselo pubblicare.
Roe decise di finanziarlo e di farlo pubblicare a proprie spese. Uscito nel 1918, risultò un immediato successo ed ebbe ben cinque riedizione entro quello stesso anno.
Marie cominciò a frequentare Humphrey, tornato con una caviglia rotta dal fronte occidentale dopo che il suo aereo era stato abbattuto; entro due mesi si sposarono.
Le ottime vendite del libro incoraggiarono Marie a prepararne un seguito intitolato “Genitorialità Responsabile: Un Libro per Persone Sposate”, un manuale sulla contraccezione il quale venne pubblicato alla fine del 1918.
Nel 1919 fece stampare un opuscolo di 16 pagine “Una Lettera alle Madri Lavoratrici su come Avere Bambini Sani ed Evitare Gravidanze Debilitanti”, una versione condensata dei suoi due testi precedenti rivolta alla classe operaia. Il suo pubblico fino a quel momento era appartenente solo al ceto medio.
Si impegnò in una serie di conferenze pubbliche e cercò di coinvolgere le madri lavoratrici nelle baraccopoli di periferia, ma ebbe un’accoglienza diffidente.
Marie si dimise dall’University College alla fine del 1920 per concentrarsi sul progetto di apertura di una clinica e fondò la “Society for Constructive Birth Control and Racial Progress”, un’organizzazione di supporto.
Il 17 marzo del 1921 Marie e Humphrey aprirono la “Mothers’ Clinic” ad Holloway (Londra); la clinica gestita da un corpo femminile di ostetricia supportato da medici provvisori, offriva consigli sulla contraccezione, insegnando alle donne vari metodi per favorire il controllo delle nascite.
La clinica trasferita in Whitfield Street vicino a Tottenham, prende il nome di “Marie Stopes House” ed è la prima per la pianificazione familiare in Gran Bretagna nel 1925, rigorosamente gratuita, rimase aperta fino al 2015.
Marie si oppose sempre all’aborto; cercò invece di scoprire alternative familiari e far aumentare le conoscenze relative al controllo delle nascite; costruì gradualmente una piccola rete di cliniche in tutto il territorio britannico, lavorando per finanziarle.
Marie Stopes è morta il 2 ottobre del 1958 all’età di 77 anni.
Le cliniche continuarono ad operare anche dopo la sua morte. Nel 1976 fu istituita “Marie Stopes International” un’organizzazione non governativa per lavorare nel campo della salute sessuale e dei diritti riproduttivi.
Da allora è in fase di crescita costante, fornendo la propria opera di assistenza in oltre 40 paesi, disponendo di 452 cliniche e avendo uffici a Londra, Bruxelles, Melbourne e negli Stati Uniti d’America.
Categorie: Medicina

Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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