“È di new york. È una donna. È ebrea.” Così la Purdue University rifiutò la sua candidatura come assistente di fisica all'università, nel 1941.
Nel 1955 il Journal of Clinical Investigation ritenne di poco valore e non pubblicò un suo articolo sugli anticorpi dell'insulina scritto con il collega Solomon Berson.
Ebrea, povera e cresciuta nel Bronx, Rosalyn Sussman ha sviluppato una nuova tecnica diagnostica, conosciuta come RIA che con l'uso di tracciatori radioattivi, consente di misurare la concentrazione di insulina e altre molecole nel sangue.
La “RadioImmunoAssay” in italiano “RadioImmunoAnalisi” è una tecnica di laboratorio utilizzata per misurare la concentrazione di specifiche sostanze chimiche e molecole biologiche nel sangue o in altri campioni biologici mediante l'uso di marcatori radioattivi.
Comunemente impiegata in medicina e in ricerca biomedica per misurare con precisione la presenza e la quantità di sostanze come ormoni, proteine e altri composti nel corpo, è fondamentale per alcune diagnosi di numerose patologie come il diabete, l'epatite B e per indagini sulla ghiandola tiroidea nei neonati per prevenire lo sviluppo di una forma di ritardo mentale.
Rosalyn nasce nel 1921 da genitori che non hanno completato le scuole dell'obbligo, ma fanno di tutto per farla studiare. Dopo il liceo si iscrive all'Hunter College, istituto per sole donne della New York University.
Dopo aver letto la biografia di Marie Curie, e aver assistito ad un seminario tenuto da Enrico fermi alla Columbia, decide di approfondire lo studio della fisica nucleare.
Nel 1941, a soli 19 anni, è la prima studentessa nella storia dell'Hunter College a laurearsi in fisica. Dopo la laurea, conseguita col massimo dei voti, ha intenzione di proseguire i suoi studi come assistente universitaria. Riceve diversi rifiuti, tra cui quello già citato da parte della Purdue University.
Uno dei suoi professori, riesce a farle ottenere un posto part-time come segretaria di Rudolf Schoenheimer, biochimico della Columbia. La Sussman inizia a seguire un corso di stenografia, ma dopo pochi mesi – con suo grande stupore, l'Università dell'Illinois, accetta la sua candidatura.
Il 7 dicembre 1941, gli Stati Uniti, dopo l'attacco di Pearl Harbor, entrano in guerra. Sono chiamati alle armi centinaia di migliaia di uomini, tra cui molti studenti e ricercatori universitari. Alcune università americane, per necessità, cominciano ad aprire le porte alle donne.
La fisica resta comunque una disciplina per uomini, e Rosalyn Sussman è l'unica presenza femminile su oltre 400 fra ricercatori, professori e assistenti della sua Università.
La sua carriera prosegue; si specializza in fisica nucleare e nel 1945 consegue il dottorato.
Studia i radioisotopi come traccianti, metodo già diffuso in botanica. Conosce e sposa Aaron Yalow, uno degli altri due studenti ebrei presenti in facoltà. La coppia si trasferisce a New York e Rosalyn torna all'Hunter College per insegnare fisica ai veterani di guerra.
A partire dal 1947 inizia a lavorare allo sviluppo di un servizio di radioterapia presso il Veterans Administration Hospital del Bronx. Nel 1950 lascia l'insegnamento e si dedica interamente alla ricerca sui radioisotopi.
Una fruttuosa collaborazione con il medico Solomon Berson che andrà avanti sino alla morte del collega, nel 1972. porterà alla scoperta che nei diabetici il trattamento con insulina induce la produzione di anticorpi.
I due devono affrontare l'incredulità della comunità scientifica, che non ritiene possibile che una molecola piccola come l'insulina possa produrre un antigene. La Sussman e Berson lavorano ad una tecnica basata sull'uso di insulina marcata con radioisotopi e ottengono una conferma sperimentale dell'esistenza degli anticorpi da insulina.
Grazie alla tecnica che costituirà una rivoluzione in ambito biomedico, e che nel 1959 prenderà il nome di RIA. è possibile tracciare i radioisotopi e misurare i livelli nel sangue di piccolissime quantità di insulina e anche di altre importanti sostanze biologiche, come gli ormoni tiroidei.
Nel 1968 la Sussman ottiene una cattedra presso il Mount Sinai Hospital.
Dopo la morte prematura di Berson collabora con un giovane medico, Eugene Straus, scoprendo nuove possibili applicazioni della RIA.
Nel 1977 Rosalyn Sussman Yalow è la seconda donna nella storia a ricevere il Nobel per la medicina. Da allora è considerata la madre dell'endocrinologica investigativa.
A Stoccolma in occasione della consegna del premio, “dobbiamo credere in noi stesse o nessuno crederà in noi; dobbiamo alimentare le nostre aspirazioni con la competenza, il coraggio e la determinazione di riuscire; e dobbiamo sentire la responsabilità personale di rendere più semplice il cammino per chi verrà dopo”.
Quando Science ha pubblicato il suo discorso alla consegna del premio, la Sussman ha chiesto che fosse allegata la lettera di rifiuto ricevuto ventidue anni prima dal Journal of Clinical Investigation.
Libro:
Rosalyn Yalow, Nobel Laureate: Her Life and Work in Medicine
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