” I potenti hanno sempre cercato di avere eserciti,
ma anche poeti alla propria corte.
Perchè la poesia è un potere.
Ma quando la poesia è vera poesia, non si piega ad alcun potente,
anzi con le sue sottili nervature può far tremare
anche il più massiccio degli arroganti”

Lawrence Ferlinchetti

Anche questo tempo è passato.
Il mio tempo a scrivere questo libro, il vostro a leggerlo.
Un tempo spesso rubato agli impegni ed ai doveri del mondo, il piacere ed il lusso del pensare e del lasciare traccia da condividere con altri.
Con la testa china sulla scrittura abbiamo tuttavia ascoltato i proclami di guerra dei pochi che governano il mondo e la voglia inarrestabile di Pace che si alza dalla moltitudine dell’Umanità offesa .
Dalle parole ai fatti il passo ci è sembrato troppo breve e il rumore inconcepibile della guerra, delle urla dei feriti e dei sopravvissuti, troppo straziante.
Le immagini che non avremmo voluto vedere ci sono state recapitate a domicilio, attraverso le televisioni di tutto il mondo.
La guerra è in casa, anzi, è dentro di noi, come il nemico.
Dentro è l’angoscia di morte, come la voglia di pace espressa da una bandiera appesa al balcone.
Il male non si può comprendere, ma si può cercare di curarlo insieme, iniziando a curare le parole, prestando loro l’attenzione  e il rispetto che meritano.
Finchè ci sarà vita il potere delle parole sarà immenso.
Il silenzio verrà, inevitabilmente.

Vincenzo Ampolo


Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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