Non posso liberarmi di qualcosa che ancora non posseggo, o non ho fatto o vissuto. La vera liberazione è possibile solo quando ho fatto tutto ciò che potevo fare, quando mi sono completamente dedicato a una cosa e ho partecipato ad essa al massimo. Se mi sottraggo alla partecipazione, sto amputando, in certo qual modo, la parte corrispondente della mia anima. (…)
Un uomo che non è passato attraverso l’inferno delle passioni non le ha mai superate: esse continuano a dimorare nella casa vicina, e in qualsiasi momento può guizzarne una fiamma che può dar fuoco alla sua stessa casa.
Se rinunciamo a troppe cose, se ce le lasciamo indietro, e quasi le dimentichiamo, c’è il pericolo che ciò che ci siamo lasciati dietro le spalle, ritorni con raddoppiata violenza.
Ho studiato Ingegneria Elettronica a Firenze e ho lavorato in aziende di importanza internazionale come Informatico in diversi settori applicativi.
Attualmente i miei interessi principali sono la musica e la storia.
Cos’avevano il comune Sigmund Freud, il solitario Friedrich Nietzsche e il poeta Rainer Maria Rilke? La bellissima e affascinante Lou Andreas-Salomé. Figlia di un aristocratico russo, sin da bambina Lou manifesta un’intelligenza acuta e una Leggi tutto…
Tiziano Terzani spiega l’armonia degli opposti Questo è un grande concetto che la cultura occidentale ha dimenticato, ma che aveva in sé: tutto è uno. Questa idea della dicotomia è profondamente sbagliata, niente meglio di Leggi tutto…
“In questa situazione, camuffando le nostre paure in teorie , le nostre angoscie in presunzione, ci dimentichiamo di imparare a vedere . I bambini invece, come Juan, il vecchio stregone indio, hanno capito che Leggi tutto…