La Battaglia d'InghilterraNell’estate del 1940 inizia la cosiddetta battaglia d’Inghilterra che raggiunge il suo apice con gli attacchi aerei della Luftwaffe su Londra e altre città inglesi.
La battaglia d’Inghilterra è il nome storico della campagna aerea svoltasi durante la seconda guerra mondiale e combattuta dall’aeronautica militare tedesca, la Luftwaffe, contro il Regno Unito tra l’estate e l’autunno del 1940. L’obiettivo della campagna era di guadagnare la superiorità aerea sull’aviazione militare britannica.

La battaglia d’Inghilterra fu la prima grande campagna di guerra a essere combattuta interamente da forze aeree, con i più intensi bombardamenti mai effettuati fino ad allora. Nel luglio 1940, gli obiettivi principali furono i convogli di rifornimento e i porti. Un mese dopo, la Luftwaffe iniziò a colpire gli aeroporti e le infrastrutture della RAF; si iniziò a bombardare anche le fabbriche aeronautiche e altre infrastrutture, anche per annientare la volontà di resistenza della popolazione civile. Alla fine, la Luftwaffe si concentrò su aree di significato politico utilizzando la strategia del bombardamento strategico.
Il fatto che la Germania nazista fallì nei suoi piani non riuscendo né a distruggere il sistema di difesa aerea britannico, né a obbligare il Regno Unito a negoziare un armistizio o una resa, è considerato la prima significativa sconfitta tedesca della seconda guerra.

La Battaglia d'Inghilterra
Le prime fasi della seconda guerra mondiale videro il susseguirsi di invasioni compiute dai tedeschi sul continente europeo grazie al potere aereo della Luftwaffe, in grado di stabilire la superiorità aerea. La RAF era a corto di piloti addestrati e di aerei ma, malgrado le obiezioni del suo comandante Hugh Dowding circa il rischio di lasciare la Gran Bretagna indifesa, Churchill inviò i reparti da caccia a supporto delle operazioni in Francia, dove subirono gravi perdite. Ma gli inglesi ebbero modo di apprendere la tecnica aerea di combattimento tedesca dimostrando di seguirla al momento dello scontro diretto
Sebbene il Ministro degli esteri inglese, Lord Halifax, e una corrente di pensiero nell’opinione pubblica e nella classe politica fossero favorevoli ad una pace negoziata con la Germania, Churchill e la maggioranza del suo governo rifiutarono di prendere in considerazione l’ipotesi di un armistizio con Hitler.

 

 

 

Battaglia d'Inghilterra - Churchill - Sangue, fatica, lacrime e sudore Al contrario, Churchill utilizzò le sue capacità retoriche per rafforzare l’opinione pubblica contro l’ipotesi della capitolazione e per prepararsi per una lunga guerra.
Il rifiuto delle proposte di pace tedesche da parte britannica fu netto. Nel tentativo di terminare la guerra a occidente e di spingere il governo di Londra a trattare la pace, il 16 luglio Hitler ordinò di preparare un piano d’invasione delle isole Britanniche. Il piano fu preparato dallo stato maggiore delle forze armate e l’operazione fu battezzata “Leone marino“, venne pianificata per metà settembre 1940 e prevedeva sbarchi lungo la costa meridionale dell’Inghilterra, appoggiati da lanci di paracadutisti nell’entroterra

 

La battaglia d'InghilterraI servizi segreti tedeschi concordavano che l’operazione Leone Marino sarebbe stata irrealizzabile se prima la Luftwaffe non avesse conquistato la superiorità aerea. Col predominio nei cieli, la Royal Navy poteva essere distrutta e le difese terrestri sconfitte. Così, il primo compito da assolvere era la distruzione della Royal Air Force (RAF) come forza combattente. Venne perciò ideato un piano per attaccare gli aeroporti e i centri di produzione aeronautica. Göring, battezzò il piano “Attacco dell’Aquila“; l’inizio delle operazioni fu stabilito per l’11 agosto 1940, il Giorno dell’Aquila.

 

La battaglia d'InghilterraLa strategia tedesca fu influenzata dalle teorie sul bombardamento strategico che prevedevano l’indebolimento delle difese antiaeree, e gli effetti terroristici sul morale dell’opinione pubblica come nella guerra di Spagna. In Polonia e in Francia, la Luftwaffe aveva operato congiuntamente alla Wehrmacht, dando vita alla Blitzkrieg o “guerra lampo”. In Inghilterra la Luftwaffe doveva operare da sola, non come supporto all’offensiva delle truppe di terra ma come arma decisiva.
Le stime iniziali della Luftwaffe circa la durata della campagna prevedevano quattro giorni per sconfiggere il Comando Caccia (Fighter Command) della RAF nell’Inghilterra meridionale, cui dovevano far seguito altre quattro settimane in cui bombardieri e caccia a lungo raggio avrebbero spazzato il resto del paese e distrutto l’industria aeronautica britannica. Il piano prevedeva di iniziare attaccando gli aeroporti vicino alla costa, estendendo in seguito gli attacchi verso l’entroterra, verso Londra e l’anello di aeroporti incaricati della sua difesa.
La battaglia d'InghilterraLa Luftwaffe risentì di una grave carenza d’informazioni circa l’apparato difensivo britannico. La Luftwaffe non ebbe a disposizione informazioni aggiornate sullo stato e sull’organizzazione della difesa aerea della RAF, in particolare sul sistema di comando e controllo che era già stato organizzato prima della guerra e che si rivelò di cruciale importanza per l’efficace gestione della battaglia da parte britannica.
Per la maggior parte della battaglia, la Luftwaffe operò alla cieca, senza conoscere l’effettiva forza dell’avversario, né le sue capacità né il suo schieramento.

 

 

La Battaglia d'InghilterraLa battaglia di Inghilterra fece entrare nella leggenda i caccia della RAF: lo Spitfire e l’Hurricane ma la vera pietra angolare della difesa inglese fu la complessa organizzazione di avvistamento, comando e controllo che gestì la battaglia, nota come il “sistema di Dowding”, dal nome del suo principale artefice, il Maresciallo dell’Aria Sir Hugh Dowding, comandante del Comando Caccia della RAF. L’insieme di informazioni ottenute grazie alle intercettazioni delle comunicazioni criptate con Enigma, fornì inoltre agli alti comandi inglesi una preziosa visione delle intenzioni

Testo liberamente tratto da Wikipedia
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Libri:
La battaglia d'Inghilterra - Antonio Martelli - copertina
Categorie: Storia

Andrea Natile

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