Keynes

John Maynard Keynes

Nasce a Cambridge il 5 giugno 1883; figlio dell’economista John Neville e della scrittrice attivista per i diritti civili Florence Ada Brown, Maynard frequenta Eton, distinguendosi in ogni ambito. Scolaro al King’s College, prima al corso di matematica, il suo interesse per la politica lo conduce presto a passare all’economia.

In cerca di una fonte di reddito, Keynes partecipa a un concorso per l’ammissione al civil service, qualificandosi con la votazione peggiore nella sezione d’esame dedicata all’economia; commenterà in seguito: “gli esaminatori presumibilmente ne sapevano meno di me”.
Accetta un posto presso l’India Office, ma si annoia; il suo tempo si divide tra la lettura dei giornali e la corrispondenza privata.
Lavora alla stesura della tesi di dottorato, che non sarà accettata, con la perdita della fellowship vitalizia che ne sarebbe derivata. Accetta comunque un posto di lettore, finanziato in parte da suo padre.
Comincia a costruire la propria reputazione di economista. È assegnato alla Royal Commission on Indian Currency and Finance. La sua provata abilità gli consente di diventare, alla vigilia della prima guerra mondiale, consigliere del Cancelliere dello Scacchiere e del Ministero del Tesoro per le questioni economiche e finanziarie.
Tra le sue responsabilità rientra la definizione dei rapporti di credito tra la Gran Bretagna e i suoi alleati continentali durante la guerra. Questi successi gli fruttano l’incarico di rappresentante economico del Tesoro alla Conferenza di pace di Versailles del 1919.
Si dimise dall’incarico per protesta contro il trattato, che riteneva troppo punitivo verso la Germania.
È in seguito a tale esperienza che pubblica “Le conseguenze economiche della pace” (1919), in cui sostiene che le pesanti riparazioni imposte alla Germania dai paesi vincitori avrebbero portato alla rovina l’economia tedesca, previsione confermata durante la repubblica di Weimar. Furono prima l’iperinflazione del 1923, che causò un forte scontento, poi la deflazione del 1930 e la disoccupazione ad aprire la strada al nazismo.
La Gran Bretagna negli anni venti fu colpita da una forte disoccupazione, il che indusse Keynes a proporre la svalutazione della moneta per favorire l’aumento dei posti di lavoro, grazie alla migliore competitività dei prodotti britannici. Sostenne un aumento della spesa per lavori pubblici.
Il presidente statunitense Roosevelt si ispirò in buona parte alle sue teorie per risollevare l’America dalla grave crisi economica causata dalla caduta di Wall Street del ’29, con l’attuazione del New Deal.
In talune circostanze deve essere lo Stato a stimolare l’occupazione, se necessario persino “facendo scavare agli operai dei buchi nel terreno, per poi ricoprirli di nuovo”.
Ma Roosevelt nel 1937, credendo che la depressione fosse finita, decise di tagliare la spesa pubblica per tornare al pareggio di bilancio, causando quattro nuovi milioni di disoccupati. Solo a partire dal 1939 con l’inizio della guerra e delle grandi commesse statali per gli armamenti l’economia americana si ristabilì.
La sua opera principale la “Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta” (1936), ha un notevole impatto sulla scienza economica, e costituisce il primo nucleo della moderna macroeconomia.
Le sue idee sono state sviluppate e formalizzate nel dopoguerra dagli economisti della scuola keynesiana; a quest’ultima viene spesso contrapposta la scuola monetarista (o scuola di Chicago), che si originò nel secondo dopoguerra dalle teorie liberiste di Milton Friedman, e la scuola austriaca (von Mises e von Hayek).
Keynes era bisessuale, e nella prima metà della sua vita a Cambridge ebbe diverse esperienze omosessuali. Una delle prime fu con uno dei fondatori della psicoanalisi britannica, John Strachey, traduttore di Sigmund Freud. Ebbe in seguito un’importante relazione con il pittore Duncan Grant del Bloomsbury group, di cui lo stesso Keynes era membro.
Nel 1918, Keynes conobbe la ballerina russa Lidija Lopuchova e i due convoleranno a nozze.
Morì di infarto all’età di 62 anni. Dopo il funerale di Stato anglicano all’abbazia di Westminster, il suo corpo venne cremato e le ceneri sparse nella campagna di Tilton di cui nel 1942 aveva ottenuto il titolo di baronetto.
Nella foto Keynes e Duncan Grant

Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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