Renato Caccioppoli

Renato Caccioppoli

Renato Caccioppoli nato a Napoli nel 1904, era figlio di un noto chirurgo napoletano, e di Sofia Bakunina figlia dell’anarchico e filosofo russo Michail Bakunin; dopo la Maturità Classica si iscrisse a Ingegneria ma passò presto a Matematica.
Subito dopo la laurea, brillante, pubblicò una trentina di lavori e vinse a soli 27 anni il concorso per la cattedra di Analisi algebrica all’Università di Padova.
Nel 1931 diventò socio dell’Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli.
Nel 1934 tornò nella sua città per coprire la cattedra di Analisi superiore.
In occasione della visita di Mussolini ed Hitler a Napoli, nel maggio del 1938, pagò un’orchestrina in un bar per fargli suonare la Marsigliese, dopodiché cominciò a parlare con una sarcastica presa in giro del regime e del nazismo; fu arrestato. Sua zia, Maria Bakunin, all’epoca importante docente di Chimica, riuscì a farlo scarcerare convincendo le autorità della sua incapacità di intendere e di volere.
Dichiarato decaduto da incarichi ufficiali ed onorificenze, fu internato per breve tempo, ma poi poté continuare a studiare.
Di carattere eccentrico e con un accentuato senso dello humor, si tramanda di lui un divertente aneddoto di quel periodo: già da qualche anno vigeva un divieto per gli uomini di passeggiare con cani di piccola taglia, per la “salvaguardia della virilità” fascista, ma, “o’ Professore”, con aria di sfida era solito girare per Napoli con un gallo al guinzaglio.
Alla fine del ’43 reintegrato nel suo ruolo, fu chiamato a ricoprire la cattedra di Analisi matematica nel dipartimento di matematica dell’Università Federico II.
Il 15 febbraio 1947 fu ammesso come socio all’Accademia dei Lincei, lo stesso giorno dell’ammissione di sua zia Maria Bakunin, episodio unico nella storia della prestigiosa accademia scientifica italiana; nel 1953 l’Accademia dei Lincei gli conferì il Premio Nazionale di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali.
Nel 1948 entrò come membro del comitato di redazione degli Annali di Matematica Pura ed Applicata e dal 1952 fu membro del comitato di redazione di Ricerche di Matematica.
Sempre di personalità molto tormentata, le delusioni della politica, l’abbandono della moglie, e la sua matematica non più brillante come un tempo, lo portarono all’alcolismo.
L’8 maggio 1959, “o’ professore” si suicidò con un colpo di pistola.
In sua memoria sono intitolati il Dipartimento di Matematica dell’Università “Federico II”, il Premio Caccioppoli dell’Unione Matematica Italiana e l’asteroide Caccioppoli.
Luciano De Crescenzo, nel suo libro “Storia della filosofia greca. Da Socrate in poi” cita:
al suo esame di Analisi mi dette un “21 di scoraggiamento” e ne fui onorato.

Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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