La mela avvelenata di Alan Turing -

La “mela avvelenata” fa riferimento ad una leggenda secondo cui Alan Turing avrebbe morso una mela avvelenata poco prima di morire; la morte è stata dichiarata un suicidio nel 1954.

In realtà, la morte di Turing è stata causata da un’intossicazione da cianuro, ma non c’è alcuna prova che questo sia stato causato dal morso di una mela avvelenata. La storia è probabilmente una semplificazione drammatica di un evento tragico; tuttavia suggerisce una associazione non si sa quanto casuale.

Non c’è alcuna prova, ma la storia della mela con un morso è diventata un’icona che tutti conosciamo; diventata marchio di una delle più grandi aziende produttrici di computer, la Apple, fondata da Steve Jobs.

Esiste una associazione tra la mela morsicata di Alan Turing, creatore della “macchina” e la mela di Steve Jobs, creatore della Apple Computer Company?
La mela e il morso, sembrano nascondere una metafora. La storia è forse molto più semplice, ma a noi piace pensare che il nesso ci sia.
Il logo della mela di Apple deriva probabilmente dalla passione di Steve Jobs per le mele e per le cose semplici. Nel 1977, Jobs incontrò un grafico freelance di nome Rob Janoff, che gli propose un logo facile da ricordare. Jobs scelse una mela morsicata, che sarebbe stata facilmente riconoscibile anche in scala ridotta.

Ecco alcune ipotesi.

Jobs, da giovane aveva un frutteto di mele vicino casa sua in California, dove fondò la nuova azienda; queste erano di qualità Mcintosh.
Caso vuole che Mcintosh sia il nome di un modello di Computer portatile della Apple.

Jobbs amava i Beatles che avevano fondato l’etichetta discografica Apple Records con sede a Londra, che aveva come logo standard una mela verde qualità Granny Smith che sulla facciata A dei dischi è intera, mentre sulla facciata B è tagliata a metà.
Apple Records e Apple Computer si sono scontrate tra il 1978 e il 2007 in diverse controversie legali riguardanti la proprietà del marchio. L’ultima sentenza pronunciata l’8 maggio 2006 dall’Alta Corte di giustizia inglese è a favore di Apple Computer.
Si narra che la Mela Verde fosse stata scelta da John Lennon da un quadro di Renè Magritte.

Perchè la mela è morsicata?
Forse perchè “byte” è il termine informatico che fa riferimento a una unità di informazione e che suona simile a “bite”, che in inglese significa “addentare…morsicare”?

Sono solo ipotesi, fantasiose ma affascinanti.

Torniamo al nostro Alan Turing.

Alan Turing(Londra, 23 giugno 1912 – Manchester, 7 giugno 1954) è stato un matematico, logico, crittografo e filosofo britannico, considerato uno dei padri dell’informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo.

Laureato nel 1934 con il massimo dei voti al King’s College di Cambridge, nel 1936 si trasferì alla Princeton University dove studiò per due anni, ottenendo il Ph.D. In quegli anni pubblicò l’articolo “On computable Numbers, with an application to the Entscheidungsproblem” nel quale descriveva per la prima volta la futura “macchina di Turing“. L’articolo contiene la formalizzazione dei concetti di algoritmo applicato al calcolo automatico, mediante una macchina ideale: fu il passo teorico fondativo preso a modello per il moderno computer. Per questo contributo è solitamente considerato il padre della scienza informatica e dell’intelligenza artificiale.
Fu uno dei più brillanti crittoanalisti che operarono nel Regno Unito durante la seconda guerra mondiale, per decifrare i messaggi militari delle Potenze dell’Asse. Dal 1940, a 28 anni, Turing lavorò a Bletchley Park, centro di crittoanalisi del Regno Unito, dove ideò una macchina elettromeccanica (chiamata “Bomba”) in grado di decodificare i codici creati dalla macchina crittografica Enigma (esiste un esemplare di un prototipo a relè al museo della Scienza di Londra).
Omosessuale, condannato a scegliere tra il carcere e la castrazione chimica, scelse di assumere i farmaci “per curare la sua malattia”. Si suicida, all’età di soli 41 anni, il 7 giugno 1954., probabilmente per l’umiliazione subita, ma sopratutto per l’incapacità di lavorare sotto l’effetto delle medicine.

Riabilitato, 70 anni dopo la sua morte, la Banca d’Inghilterra mette il suo volto sulla banconota da 50 sterline. La banconota, che sull’altro lato vede ovviamente la Regina Elisabetta II in tutto il suo splendore, entra in commercio il 23 giugno, data del suo compleanno.

La sua avvincente vicenda è narrata magistralmente nel film: