A Londra, sotto tre sovrani, Händel conoscerà la vera gloria (addirittura, un mecenate gli farà erigere — lui vivente — un monumento nei Giardini di Vauxhall), divenendo di fatto il musicista della famiglia reale inglese; ma vivrà anche scandali e rivalità dovuti soprattutto a motivi politici: il re Giorgio I, tedesco, non era ben visto dal partito conservatore inglese, che non potendolo attaccare direttamente, prese come bersaglio “il Caro Sassone” e la sua musica, a loro dire non “in linea” con la moda italiana allora in voga a Londra: ingaggiarono addirittura vari compositori italiani (tra cui Giovanni Bononcini e Nicola Porpora) costituendo l’Opera della Nobiltà per contrastare il tedesco, che seppe comunque mantenere alto il proprio prestigio grazie a composizioni memorabili.
Una volta decaduta la moda italiana, Händel, con il sostegno della famiglia reale, seppe “riciclarsi” percorrendo la “strada” degli oratori, ancor oggi considerati tra i vertici della sua arte (basti ricordarsi del Messiah e del suo celeberrimo “Hallelujah”). La frenetica attività musicale del compositore sassone iniziò peraltro, a partire dalla seconda metà degli anni trenta, a trovare limitazioni nelle sue condizioni di salute. Nel 1736 l’esaurimento fisico accumulato nella stagione concertistica lo costrinse ad un periodo di riposo e cure termali in Inghilterra.

Nel 1710, Händel divenne Kapellmeister del principe tedesco George, l’Elettore di Hannover, che nel 1714 sarebbe diventato re Giorgio I di Gran Bretagna e Irlanda. Egli visitò Anna Maria Luisa de’ Medici e suo marito a Düsseldorf durante la strada verso Londra nel 1710. Con la sua opera Rinaldo, basata su La Gerusalemme liberata del poeta italiano Torquato Tasso, Händel toccò un enorme successo, anche se era stato composto in modo rapido, con molti prestiti di brani musicali provenienti dalle sue opere italiane più vecchie. Questo lavoro contiene una delle arie preferite di Händel, Cara sposa, amante cara, e il famoso Lascia ch’io pianga.
Nel 1712 Händel decise di stabilirsi definitivamente in Inghilterra e l’anno dopo egli visse presso Mr Mathew Andrews nel Barn Elms Surrey. Nel novembre 1712 avviene la prima di Il pastor fido e nel gennaio 1713 Teseo con il libretto di Nicola Francesco Haym. Nel febbraio successivo avviene la prima delle cantate Utrecht Jubilate ed Eternal Source of Light Divine. Ode for Queen Anne’s Birthday su un testo di Ambrose Philips nel St. James’s Palace in occasione del compleanno della regina Anna Stuart che gli concesse una pensione annua a vita. Nel giugno 1713 mette in scena Silla al Burlington House e in luglio le cantate Utrecht Te Deum e Utrecht Jubilate nella Cattedrale di San Paolo (Londra). Nel settembre 1714 avviene la prima dell’antifona Caroline Te Deum per la regina Carolina di Brandeburgo-Ansbach, nel maggio 1715 l’opera Amadigi di Gaula, nel maggio 1718 il Concerto grosso op. 3 nel Teatro Drury Lane e nell’estate la prima assoluta di Acis and Galatea al Cannons Park di London Borough of Harrow. Nel novembre 1718 la sua Agrippina ha la prima in Amburgo Egli ricevette un reddito annuo di £ 200 dalla Regina Anna, dopo aver composto per lei l’Utrecht Te Deum e il Jubilate, prima esecuzione nel 1713.
Uno dei suoi più importanti mecenati fu il III Conte di Burlington e IV Conte di Cork, un membro giovane e incredibilmente ricco di una famiglia aristocratica anglo-irlandese.
Per il giovane Lord Burlington, Händel scrisse Amadigi di Gaula, un’opera magica, di una damigella in pericolo, basata sulla tragedia di Antoine Houdar de La Motte.
Il concetto di un’opera lirica come un’unica struttura coerente tardò a catturare l’immaginazione di Händel ed egli non compose alcuna opera per cinque anni. Nel luglio del 1717 la Musica sull’acqua di Händel fu eseguita per più di tre volte sul Tamigi per il Re ed i suoi ospiti. Si dice le composizioni abbiano facilitato la riconciliazione tra il re e Händel.
Cannons (1717–1719)
Nel 1717 Händel divenne compositore di casa a Cannons nel Middlesex, dove egli pose la prima pietra per le sue future composizioni corali con i dodici Inni Chandos. Romain Rolland dichiarò che questi inni sono stati altrettanto importanti per i suoi oratori come le cantate lo furono per le sue opere. Un altro lavoro, che scrisse per il I duca di Chandos, il proprietario di Cannons, fu Aci e Galatea: durante la vita di Händel è stata la sua opera più eseguita. Winton Dean ha scritto, “la musica ti toglie il fiato e annebbia la memoria”.
Nel 1719 il Duca di Chandos divenne uno dei sostenitori più importanti del compositore e uno dei principali abbonati alla sua nuova società d’opera, la Royal Academy of Music, ma il suo patrocinio diminuì dopo che Chandos ebbe perso del denaro nella bolla finanziaria del South Sea, che scoppiò nel 1720 in uno dei più grandi cataclismi finanziari della storia. Händel stesso aveva investito nel South Sea nel 1716, quando i prezzi erano bassi e vendette prima del 1720.
Royal Academy of Music (1719–1734)
Nel maggio 1719, il I duca di Newcastle, il Lord Ciambellano, ordinò a Händel di cercare nuovi cantanti. Händel viaggiò fino a Dresda per assistere all’opera di recente costruzione. Vide Teofane di Antonio Lotti e ingaggiò membri del cast per la Royal Academy of Music, fondata da un gruppo di aristocratici per assicurarsi una continua fornitura di opere barocche o di opere serie. Händel potrebbe aver invitato John Smith, suo compagno di studi a Halle e suo figlio Johann Christoph Schmidt, a diventare suoi segretari e amanuensi. Nel 1723 si era trasferito in una casa in stile georgiano al 25 di Brook Street, che affittò per il resto della sua vita. Questa casa, dove fece le prove, copiò la musica e vendette i biglietti, è oggi sede del Museo Händel House. Durante i dodici mesi tra il 1724 e il 1725, Händel scrisse tre opere eccezionali e di successo, Giulio Cesare, Tamerlano e Rodelinda. Le opere di Händel sono piene di arie con da capo, come ad esempio Svegliatevi nel core. Dopo aver composto Silete venti, si concentrò sulla lirica e smise di scrivere cantate.Scipione, da cui deriva, la lenta marcia reggimentale dei Granatieri Inglesi, fu eseguita come un ripiego, in attesa dell’arrivo di Faustina Bordoni.
Nel 1727 Händel fu incaricato di scrivere quattro inni per la cerimonia di incoronazione di re Giorgio II. Uno di questi, Zadok il Prete, da allora è stato suonato ad ogni cerimonia di incoronazione britannica. Nel 1728 L’opera del mendicante di John Gay debuttò al Lincoln Inn Fields Theatre e fu replicata per 62 spettacoli consecutivi, la più lunga serie nella storia del teatro fino a quel momento. Dopo nove anni la Royal Academy of Music cessò di funzionare, ma Händel presto diede il via ad una nuova compagnia.
Il Teatro della Regina a Haymarket (ora Her Majesty’s Theatre), fondato nel 1705 dall’architetto e drammaturgo John Vanbrugh, divenne presto un teatro dell’opera. Tra il 1711 e il 1739, più di 25 opere di Händel debuttarono lì. Nel 1729 Händel diventò direttore congiunto del teatro insieme a John James Heidegger.
Fra il 1720 e il 1728, scriverà per il King’s Theatre (come si era ridenominato il Queen’s Theatre dopo l’ascesa al trono di Giorgio I) quattordici opere. Nell’aprile 1720 dirige a Londra la prima assoluta di Numitore di Giovanni Porta con la Durastanti che dopo qualche giorno sarà la protagonista nel successo della prima assoluta del suo Radamisto, in agosto dirige la prima privata nel Middlesex di Esther con il libretto di Alexander Pope e John Arbuthnot ed in dicembre la seconda versione di Radamisto con il contraltista Francesco Bernardi (Senesino) come protagonista invece del contralto en travesti ed il basso Giuseppe Maria Boschi al posto del tenore. Nel luglio 1721 avviene la prima della cantata Crudel tiranno amor ed in dicembre l’opera Il Floridante con il libretto di Paolo Rolli. Nel gennaio 1723 avviene la prima di Ottone, re di Germania con il libretto di Haym con Francesca Cuzzoni-Sandoni e Gaetano Berenstadt, in febbraio è nominato compositore della Chiesa di San Pietro ad Vincula (Cappella Reale) di Londra, in aprile avviene la prima di Der thrazische Prinz Floridantes (Il Floridante) in Amburgo ed in maggio la prima di Flavio a Londra. Nel gennaio 1724 avviene la prima di Te Deum nella Cappella Reale, in febbraio Giulio Cesare) ed in ottobre di Tamerlano. Nel febbraio 1725 Händel mette in scena Rodelinda, nel maggio 1726 Alessandro ed in novembre Der hochmütige Alexander (Alessandro) nella seconda versione in Amburgo. Nel gennaio 1727 avviene la prima di Admeto, in ottobre di Coronation anthems nell’abbazia di Westminster per l’incoronazione di Giorgio II di Gran Bretagna ed in novembre l’opera Riccardo Primo, Re d’Inghilterra ed a Bristol Esther e Utrecht Te Deum ed Utrecht Jubilate nella Cattedrale di Bristol e Musica sull’acqua. Nel febbraio 1728 mette in scena Siroe ed in aprile Tolomeo. Nell’agosto successivo a Braunschweig va in scena Alessandro.
Nel dicembre 1729 avviene la prima di Lotario con Anna Maria Strada, Antonio Maria Bernacchi ed Annibale Pio Fabri, nel febbraio 1730 di Partenope, in agosto tiene un concerto organistico nell’Abbazia di Westminster, nel febbraio 1731 la première di Poro, re delle Indie ed in marzo la prima pubblica di Acis and Galatea al Lincoln’s Inn Fields Theatre, nel gennaio 1732 l’insuccesso di Ezio, in febbraio il successo di Sosarme, re di Media, in aprile Esther al King’s Theatre, in giugno la seconda versione di Acis and Galatea al King’s Theatre e nel gennaio 1733 Orlando.
Nel luglio 1733 mise in scena Athalia all’Università di Oxford ed Acis and Galatea nel Christ Church (Oxford), nel gennaio 1734 Arianna in Creta con il libretto di Pietro Pariati con Giovanni Carestini al King’s Theatre ed in novembre con Marie Sallé al Royal Opera House, Covent Garden dove avvengono le prime assolute in dicembre di Oreste, nel gennaio 1735 di Ariodante ed in aprile Athalia e la première di Alcina, nel febbraio 1736 di Alexander’s Feast, in aprile l’antifona Sing unto God, ye kingdoms of the earth con Carlo Broschi (Farinelli), la Cuzzoni e Bernardi per le nozze di Federico, principe del Galles con Augusta di Sassonia-Gotha-Altenburg nella Cappella Reale in St. James’s Palace ed in maggio Atalanta con Gioacchino Conti.
Il Queen’s Theatre nell’Haymarket, a Londra di William Capon
Händel viaggiò in Italia per assumere nuovi cantanti e compose anche altre sette opere, tra cui il capolavoro comico Partenope e l’opera “magica” Orlando. Dopo il successo commerciale degli oratori inglesi Esther e Deborah, fu in grado di investire nuovamente nella South Sea Company. Händel rielaborò il suo Aci e Galatea, che poi divenne il suo più grande successo di sempre. Händel non riuscì a competere con l’Opera della Nobiltà, che aveva ingaggiato musicisti come Johann Adolf Hasse, Nicola Porpora e il famoso castrato Farinelli. Il forte sostegno di Federico, principe del Galles provocò conflitti nella famiglia reale. Nel marzo 1734 Händel compose un inno matrimoniale This is the day which the Lord hath made e una serenata Parnasso in festa per Anna di Hannover.
Nonostante i problemi che l’Opera della Nobiltà gli stava causando in quel momento, la vicina di casa in Brook Street, Mary Delany, riferì di un party al quale aveva invitato Händel a casa sua il 12 aprile 1734 in cui lui era di buon umore: «Ho avuto Lady Rich e sua figlia, Lady Cath. Hanmer e suo marito, il signor e la signora Percival, Sir John Stanley e mio fratello, la signora Donellan, la Strada [soprano star delle opere di Händel] e il signor Coot. Lord Shaftesbury pregato da Mr. Percival di venire ed essendo un amico dichiarato di Mr. Händel (che era qui anche lui) è stato ammesso; non mi sono mai divertita tanto ad un’opera! Mr. Händel era nel miglior umorismo del mondo e ha suonato gli studi e accompagnato la Strada e tutte le signore che cantavano, dalle sette fino alle undici. Ho dato loro il tè e il caffè, e circa mezz’ora dopo le nove avevano portato un vassoio di cioccolato, vino bianco caldo e biscotti. Ognuno era sereno e sembrava contento.»
L’Opera al Covent Garden (1734–1741)
Nel 1733 il conte di Essex ricevette una lettera con la seguente frase: “Händel è diventato un principe così arbitrario, che la Città mormora”. Il consiglio dei principali investitori prevedeva che Händel andasse in pensione quando il suo contratto fosse concluso, ma Händel si mise immediatamente a cercare un altro teatro. In collaborazione con John Rich diede il via alla sua terza compagnia al Covent Garden Theatre. Rich era rinomato per le sue produzioni spettacolari. Egli suggerì ad Händel di usare il suo piccolo coro e introdurre la danza di Marie Sallé, per la quale Händel compose Tersicore. Nel 1735 introdusse i concerti per organo tra i vari atti. Per la prima volta Händel permise a Gioacchino Conti, che non aveva avuto il tempo di imparare la sua parte, di sostituire le arie. Finanziariamente Ariodante fu un fallimento, anche se portò per la prima volta sulla scena una suite di balletto alla fine di ogni atto. Alcina, la sua ultima opera con contenuti magici e Alessandro in festa o il Potere della Musica, basato sull’Alexander’s Feast di John Dryden videro come protagonisti Anna Maria Strada del Pò e John Beard.
Nel mese di aprile 1737 a 52 anni, Händel a quanto pare fu colpito da un ictus che gli disabilitò l’uso di quattro dita della mano destra, impedendogli di suonare. In estate il disturbo sembrava a volte menomare anche la sua intelligenza. Nessuno si aspettava che Händel sarebbe mai in grado di esibirsi di nuovo. Ma sia che l’afflizione fossero reumatismi, un ictus o un esaurimento nervoso si riprese incredibilmente in fretta. Per aiutare il suo recupero, Händel si era recato ad Aquisgrana, un centro termale in Germania. Nel corso di sei settimane prese bagni caldi a lungo, e finì per suonare l’organo per un pubblico sorpreso. Entro l’anno successivo all’ictus, fu anche possibile per lui comporre una delle sue opere più popolari, il Serse, tra le cui arie figura la celebre Ombra mai fu, meglio conosciuta come “Largo di Händel”, scritta per il famoso castrato Caffarelli. Deidamia, la sua ultima opera, fu eseguita nel 1741 e godé soltanto di tre repliche. Dopodiché Händel rinunciò all’attività di operista e si dedicò invece agli oratorî inglesi nei quali riscuoteva maggiore successo, anche sul piano economico.
Ulteriori accidenti cerebrali seguirono nel 1742, 1743 e 1745, senza però compromettere in modo sostanziale le capacità fisiche del compositore, di cui non si ha notizia di ulteriori problematiche di ordine neurologico fino al suo ultimo anno di vita.
Oratorio
Il trionfo del tempo e del disinganno, un’allegoria, il primo oratorio di Händel, fu composta in Italia nel 1707, seguito da La Resurrezione nel 1708, che utilizza materiale tratto dalla Bibbia. Le circostanze in cui fu composta Esther e la sua prima esecuzione, forse nel 1718, sono oscure. Altri 12 anni erano passati, quando un atto di pirateria lo costrinse a rivedere completamente Esther. I tre primi spettacoli avevano suscitato un tale interesse che naturalmente a qualcuno venne l’idea di mostrarla ad un pubblico più vasto. Poi venne Deborah, fortemente caratterizzata dagli Inni per l’Incoronazione e Athaliah, il suo primo Oratorio in lingua inglese. In questi tre oratori Händel gettò le basi per l’uso tradizionale del coro, che segna gli oratori successivi. Händel è diventato sicuro di sé, più ampio nella sua presentazione, e più diversificato nella composizione.
È evidente quanto ha imparato da Arcangelo Corelli sulla scrittura per gli strumenti e da Alessandro Scarlatti per la voce solista; ma non esiste un unico compositore che gli insegnò come scrivere per il coro. Händel tendeva sempre più a sostituire solisti italiani con quelli inglesi. Il motivo più importante di questo cambiamento era la diminuzione dei ritorni finanziari dalle sue opere. Così creò una tradizione per gli oratori, di controllare le loro performance future. Le esecuzioni venivano fatte senza costumi e azione; i cantanti apparivano nei loro abiti personali.
Nel 1736 Händel presentò Alexander’s Feast. John Beard apparve per la prima volta come uno dei più importanti cantanti di Händel e divenne il tenore solista permanente di Händel per il resto della vita di Händel. Il pezzo fu un grande successo e incoraggiò Händel ad effettuare il passaggio dalla scrittura di opere italiane a lavori corali inglesi. In Saul, Händel collaborò con Charles Jennens sperimentando tre tromboni, un carillon e timpani militari veramente molto grandi (dalla Torre di Londra), per essere sicuri “…che sarebbe stato enormemente rumoroso”. Sia Saul che Israele in Egitto dal 1739 sono in testa all’elenco dei grandi oratori maturi, in cui le arie soliste “da capo” erano diventate l’eccezione e non la regola.Israele in Egitto si compone di poco altro che cori, presi in prestito dall’Inno Funebre per la regina Carolina. Nei suoi successivi lavori Händel cambiò il suo stile. In queste opere pose maggiormente l’accento sugli effetti dell’orchestra ed i solisti; il coro fu portato in secondo piano. L’Allegro, il Penseroso ed il Moderato ha un carattere molto divertente; il lavoro è leggero e fresco.
Durante l’estate del 1741, il III duca di Devonshire invitò Händel a Dublino, capitale del Regno d’Irlanda, per dare concerti a beneficio degli ospedali locali. Il suo Messiah fu eseguito per la prima volta presso la New Music Hall in Fishamble Street il 13 aprile 1742, con 26 ragazzi e cinque uomini provenienti dai cori combinati delle cattedrali partecipanti di San Patrizio e Christ Church. Händel assicurò un equilibrio tra solisti e coro, che non superò mai.
Nel 1747 Händel scrisse il suo oratorio Alexander Balus. Questo lavoro è stato prodotto al Covent Garden Theatre, il 23 marzo 1748, e per l’aria “Hark! hark! He strikes the golden lyre”, Händel scrisse l’accompagnamento per mandolino, arpa, violino, viola e violoncello.
L’uso di solisti inglesi ha raggiunto la sua altezza al primo spettacolo di Sansone. Il lavoro è altamente teatrale. Il ruolo del coro è diventato sempre più importante nei suoi oratori successivi. Jephtha debuttò il 26 febbraio 1752; anche se fu il suo ultimo oratorio, non è stato un capolavoro meno importante delle sue opere precedenti.

Testo: Liberamente tratto da Wikipedia
Immagini: Google Search
Video: Youtube

Andrea Natile


Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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