Salvador E. Luria – Biographical - NobelPrize.orgSalvatore Luria nasce a Torino il 13 agosto 1912 da famiglia sefardita. Dopo aver frequentato il d’Azeglio di Torino, si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e frequentò il laboratorio dell’istologo Giuseppe Levi.
Negli anni 1936 -1937 prestò servizio militare nell’esercito come ufficiale medico. Quest’esperienza lo convinse di essere inadatto ad esercitare la professione medica mentre maturava in lui sempre più il desiderio di intraprendere una carriera da ricercatore.
Decise di completare a Roma il suo corso di specializzazione in radiologia e nel contempo studiare fisica in quell’Università, dove allora lavorava Enrico Fermi. Gli studi di fisica gli consentirono di conoscere gli effetti biologici delle radiazioni e di scoprire le teorie di Max Delbrück che in quel periodo aveva formulato l’idea del gene come molecola.
Iniziò a studiare e a coltivare i batteriofagi. Il 17 luglio 1938 fu informato di aver vinto una borsa di studio per lavorare un anno a Berkeley dove ci si occupava di radiobiologia. Il giorno dopo Mussolini proclamò il Manifesto della Razza e da ebreo Luria fu costretto a lasciare l’Italia e recarsi a Parigi.
A Parigi frequentò all’Istituto Pasteur dove continuò la sua ricerca sugli effetti delle radiazioni sui batteri. Nel settembre 1939 scoppiò la guerra e quando le truppe tedesche nel giugno 1940 avanzarono verso Parigi, Luria si rifugiò a Marsiglia.
Riuscì ad ottenere un visto d’immigrazione per gli Stati Uniti e attraversando la Spagna, a Lisbona s’imbarcò su una nave verso New York.
Salvatore Luria e Max Delbrück al Cold Spring Harbor Laboratory.

Salvatore Luria e la moglie Zella in spiaggia a Cold Spring Harbor.
Luria, giunto a New York, andò a trovare Enrico Fermi alla Columbia University. Fermi gli fece ottenere un posto presso il College of Physicians and Surgeons (P&S) della Fondazione Rockfeller.
Nel 1941 ci fu l’incontro con Max Delbrück, che allora insegnava fisica alla Vanderbilt University. Decisero di trascorrere insieme l’estate al Cold Spring Harbor Laboratory di Long Island presso per lavorare sulla replicazione dei batteriofagi all’interno dei batteri. Il suo lavoro gli permise di vincere la borsa di studio Guggenheim.
Nel gennaio del 1943, Luria si trasferì a Bloomington presso la Indiana University. Il suo primo studente a laurearsi fu James Watson, che in seguito scoprirà la struttura del DNA con Francis Crick.
Il suo famoso esperimento con Delbrück nel 1943, conosciuto come “esperimento di Luria-Delbrück”, dimostrò che l’ereditarietà nei batteri segue i principi darwiniani. L’intuizione che la selezione naturale abbia effetto sui batteri avrà in seguito profonde conseguenze nella comprensione dello sviluppo di resistenze agli antibiotici nei batteri.
Nel 1945 sposò Zella Hurwitz, psicologa figlia di ebrei bielorussi; con lei condive ideali culturali e politici. Nel 1948 nacque l’unico figlio, Daniel.
Nel 1950 si trasferì nel Dipartimento di Chimica all’Università dell’Illinois, ad Urbana.
Sscoprì che specifiche sollecitazioni ai batteri producevano enzimi che tagliavano il DNA in specifiche sequenze.
Dal 1959 in poi lavorò al Dipartimento di Biologia del MIT, a Boston, che egli contribuì a rendere uno dei centri di ricerca sul cancro più importanti al mondo.
Nel 1963 ritornò a Parigi, all’Istituto Pasteur.
Nel 1969, dopo aver ricevuto il Premio Horwitz alla Columbia University, gli fu assegnato il Nobel per la medicina insieme a Max Delbrück e Alfred Hershey.
Nel 1972 gli fu proposto di dirigere il nuovo centro per la ricerca sul cancro al MIT e riuscì a riunire eminenti scienziati tra cui David Baltimore che ricevette il Premio Nobel con Renato Dulbecco e Howard Temin per la ricerca sui virus oncogeni.
Nei suoi ultimi anni di vita completò la sua autobiografia “Life: the Unfinished Experiment” che vinse il National Book Award nel 1974.
Luria morì di infarto a Lexington, nel Massachusetts, il 6 febbraio 1991.

Testo Andrea Natile
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Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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