Con l’ascesa al potere del partito nazista, il 7 aprile del 1933, meno di tre mesi essere diventato Cancelliere tedesco, Hitler emanò un decreto che intimava che i ricercatori tedeschi fossero espulsi dalle loro posizioni universitarie su basi razziali.

Qualche eccezione veniva fatta per chi aveva svolto il servizio militare nella prima guerra mondiale ma molti non accettarono.
James Franck ad esempio, che era direttore di un dipartimento di fisica sperimentale a Gottinga e che era stato insignito del Premio Nobel in Fisica nel 1925, scelse di non avvalersi di questa scappatoia.
Max Born, il direttore dell’Istituto di Fisica Teorica sempre a Gottinga, lasciò anche lui la Germania, e così lo fece la maggior parte dei collaboratori del suo istituto.
Gottinga, fino a quel momento il più attivo centro di ricerca tedesco sulla Fisica dei quanti, terminò di esistere.
Molti si rifugiarono a Copenhagen in attesa di una posizione accademica da qualche parte nel mondo.
Copenhagen, con l’istituto di Niels Bhor, già punto di attrazione della ricerca, ora divenne il più importante centro della fisica mondiale.
Ma dopo che il 9 aprile 1940 l’esercito tedesco ebbe occupato anche la Danimarca, era solo una questione di tempo, Bohr stesso sarebbe diventato un rifugiato: sua madre era ebrea.
Lui e sua moglie Margrethe, avvertiti di un imminente arresto, fuggirono nella notte del 29 settembre 1943 su una piccola imbarcazione che li portò a un vascello più grande che li condusse in Svezia.
A Stoccolma, chiesero un’udienza al re per perorare la causa degli ebrei danesi.
Una settimana dopo i coniugi partirono per l’Inghilterra e infine per gli Stati Uniti.
Bhor cominciò a visitare tutti i suoi amici e colleghi sparsi nelle varie Università americane e fece visita anche a Los Alamos, offrendo qualche piccolo contributo scientifico, ma principalmente si adoperò nella speranza che quell’arma che si stava costruendo, potesse solo essere usata come deterrenza in prospettiva di un disarmo mondiale.
Furono due anni di intensa «diplomazia viaggiante», incontrò sia scienziati che uomini politici, incontrò sia Churchill sia Roosevelt.
Ma sappiamo come andò a finire; nulla sarebbe mai stato più come prima.

Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: